Friday, September 22, 2006

Paghi uno, prendi due...ma l'altro per chi non puo'


Conoscete il progetto One Laptop per Child ?


Praticamente si tratta di un (vero) computer alimentato a manovella, acquisibile a soli 140 dollari da chi abita nelle aree piu' povere del pianeta.

Ora il suo creatore Nicolas Negropone ha avuto un'idea: visto che per molti poveri anche 140 dollari sono troppi, possiamo noi tutti regalarne uno ad un bambino povero. Come ? Comprandone due
al modestissimo prezzo di 450 dollari (su ebay). Solo che, di questi due, uno non andrà a voi: andra' a chi non puo comprarlo.

Una bellissima idea, che vi invitiamo a prendere in considerazione.
Cris Marabotto, 22 settembre 2006

Saturday, September 16, 2006

Palestra Deducibile ?


Non ci crediamo - e infatti temiamo non succederà "per davvero".

Ma il ministro Melandri ha fatto una proposta che - noi che crediamo nel Fitness Metabolico - non possiamo non apprezzare: la deducibilità fiscale del costo dell'iscrizione in palestra.
Leggete qui, tratto dal Corriere della Sera del 16 settembre 2006:


Per il titolare dello Sport potrebbe essere un atto concreto contro l'obesità
«Deduzione fiscale per spese della palestra»

Il ministro dello Sport Melandri: dedurre dalle tasse i soldi per l'iscrizione e la frequenza di palestre e associazioni sportive


S
ROMA - Dedurre le spese per la palestra dalle tasse. Questa, in sintesi, la proposta che il ministro per le Politiche Giovanili e le Attività sportive Giovanna Melandri si appresta a fare ai suoi colleghi di governo. «L'allarme obesità, lanciato in questi giorni dall'Unione Europea e da molti organismi nazionali - ha dichiarato il ministro Melandri - evidenzia che anche nel nostro Paese questo fenomeno è in costante e preoccupante aumento, arrivando a colpire 4 milioni di persone. Il dato è ancora più allarmante se consideriamo che si tratta di un'emergenza che investe anche i nostri bambini: di loro, due su dieci sono obesi e il 50% rischia di esserlo anche da adulto».
LA PROPOSTA - La Melandri ha poi evidenziato come la lotta all'obesità e la diffusione di stili di vita sani sono tra le priorità del suo dicastero. «Per questo - spiega la Melandri - è importante promuovere, come strumenti di prevenzione, campagne a favore di una sana educazione alimentare e di una regolare attività fisica».
Poi arriva la proposta che farà discutere. «Non dimentichiamo, inoltre, che l'obesità rappresenta un pesante aggravio sulla spesa pubblica. Ecco perchè sono convinta che occorre esplorare ogni strumento utile a contrastare questo fenomeno. Si potrebbe, ad esempio, ipotizzare la deduzione - al pari delle spese mediche - anche per le spese destinate all'iscrizione e alla frequenza delle palestre e delle associazioni sportive. Spese necessarie per la tutela della salute, la prevenzione delle malattie e la realizzazione di risparmi nel bilancio dello Stato».

Thursday, September 14, 2006

Non passa lo straniero!

Le polemiche sulla possibile cessione di TIM e lo scandalo dei politici sulla definitiva cessione agli stranieri di tutte le telecom mobili italiane ci fa ricordare una cosa:

Quando nel 2000 il governo Amato lancio' la "gara UMTS" lo fece copiando rapidissimamente quanto successo in UK, ma NON in tutta europa: facendo una gara costosissima per tiare su soldi.

In altre nazioni usarono altri criteri (un era il "beauty contest") basate sulla bonta del business plan.

Gli operatori italiani erano: Omnitel (gruppo ex-olivetti), Wind (Enel), Tim e Blu (mediaset e altri). Quattro italiani.

Per poter operare hanno dovuto sborsare circa seimila miliardi di lire ciascuno, solo per la licenza. Blu ha chiuso dopo poco tempo, Omnitel l'ha comprata Vodafone, Wind un egiziano.

Chi e' dunque che ha messo un ingiustificato balzello su aziende italiane, costringendole a vendersi a gruppi stranieri ? Forse chi si scandalizza per "un altro pezzo di italia che va agli stranieri".

A proposito: come hanno utilizzato i diciottomilamiliardi di lire ?

Cris Marabotto, 14 settembre 2006

Monday, September 11, 2006

La Sacra Alleanza


Oggi si commemora il "nine-eleven", l'Undici Settembre.
Erano 3000, erano 4000 i morti ? Non ci ricordiamo.
Certo era un attacco preventivo (quello).

Per commemorare l'occasione, dalla sua germania, Ratzinger parla della

pulsante presenza del sacro in altre culture, «anche se velata in molte maniere», e un occidente marcato da un «drastico illuminismo e laicismo»

(preso dall'articolo del Corriere on line di oggi)

Analogamente, Youssef Qaradawi, il leader spirituale dei Fratelli Musulmani in Europa, il 3 febbraio 2006, disse: «Questi danesi e i loro simili non sono né cristiani, né Gente del Libro. La gran parte di loro è senza Dio. La loro religione è rincorrere i piaceri sensuali e fare una vita peccaminosa, a partire dal vizio dell'omosessualità».

Le Grandi Religioni Monoteiste concordano: il problema alla base del tutto e' la società libera occidentale (illuminista e laicista).

Non la difendiamo, ma rispondiamo con le parole di un musulmano laico, Magdi Allam:

A maggior ragione mi inquieta il fatto che i predicatori d'odio islamici possano individuare nella condanna del Papa una qualsivoglia giustificazione alla loro strategia della violenza, che colpisce indiscriminatamente tutti e di cui gli stessi musulmani sono le principali vittime. Mentre il Papa, giustamente, è intento a recuperare nell'ovile del cristianesimo le proprie «pecorelle smarrite», nel rispetto della libertà di coscienza dei singoli, gli estremisti islamici, che hanno già istituito delle solide roccaforti in Occidente, mirano a sottomettere al loro arbitrio tutti noi, cristiani, musulmani, ebrei o di altra fede e ideologia, volenti o nolenti. Questo è l'insegnamento principale che dovremmo tener presente oggi, nel quinto anniversario dell'11 settembre.




Sunday, September 03, 2006

Questione di Stile


Li Ka-shing è uno degli uomini più ricchi della terra (ma non uno dei piu' noti).
E' presidente della Hutchinson Whampoa Limited e del Cheung Kong Holdings Ltd, con aziende operanti in 54 nazioni e circa 230.000 ("duecentotrentamila") dipendenti. La "market cap" delle aziende nella sola borsa di Hing Kong e' di 727 miliardi di dollari HK (circa 73 miliardi di Euro, pari a circa centoquarantamilamiliardi di lire). In italia potrebbe essere famoso se si sapesse che è il proprietario di "Tre".

Bene, mercoledi' Li è venuto a Roma per incontrare Romano P.
Uscendo dall'auto ci saremmo aspettati, come fanno tutti - ministri, sottosegretari, portavoce, calciatori, veline ecc. - uno sbuffo di fastidio per i giornalisti che lo attorniavano, una veloce fuga verso il portone, ed al massimo una breve dichiarazione trafelata.

Niente di tutto questo.

Mr. Li si e' fermato, ha risposto con cortesia asiatica e con il sorriso ai giornalisti italiani (che in tre sono riusciti a fare una sola domanda intelligente "E' vero un suo interessamento a Wind?", e ripetere invece la stessa stupida domanda tre volte "E' soddisfatto dell'italia?").

Alla fine, anziche' andarsene bruscamente, con un sorriso ha detto "I'm sorry, I have to go now, I have an appointment for lunch" (scusate, ora devo andare, ho un appuntamento per pranzo).

Una lezione di stile per tutti noi. Grazie.

Cris Marabotto, 2 settembre 2006