Il consumo di acque minerali cresce nel mondo di circa il 10% all'anno. Tutto bene, tutta salute, cosi' ci ha convinto le pubblicità. Giusto? Nient'affatto. Il crescente consumo di aque minerali in bottiglia sta infatti pesando non poco sul nostro ecosistema. Intanto le bottiglie di plastica molto spesso non sono correttamente riciclate, e vengono abbandonate qui e la, o finiscono negli inceneritori. Ma, sopratutto, il costo enorme della logistica (portare le bottiglie dalla fonte – spesso lontana – al consumatore), causa un ingente inutile consumo di carburante, con tutte le conseguenze che sappiamo. Inutile ? Si, inutile, perchè abbiamo (almeno noi occidentali) un ottimo sistema di distribuzione dell'acqua, che arriva fresca direttamente a casa nostra.
Si dirà che l'acqua del rubinetto “fa male”, mentre quella in bottiglia ha ottime caratteristiche: ebbene, svariati studi hanno dimostrato che cosi' non e': l'acqua del rubinetto e' piu' che ottima.
Inoltre c'e' una prova che e' possibile fare direttamente, il “blind testing”: comprate tre bottiglie di acqua minerale naturale di svariate marche, e riempite tre bicchieri. Un quarto lo riempite di acqua del rubinetto. Provate poi con qualche amico a verificare se e' in grado di identificare quella del rubinetto. In molti casi, non ci riuscirà, o vi indicherà una di quelle “minerali”.
Ecco perche' la prossima volta che qualcuno vi chiederà “liscia o gassata”, potrete, senza paura, rispondere “del rubinetto”. E se lo farete al bar del 4u, state sicuri, nessuno vi guardera' male: parola di Cris Marabotto
(Cris Marabotto, 20 settembre 2007)
Friday, September 21, 2007
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